Per il poema di Parmenide, come altrove, Colli è un filologo appassionato ma iper-razionale; le sue scelte -molto pensate ed argomentate- sono radicali; come sempre, non ha paura di andare controcorrente.
Ecco la Sua versione del fatto scritto tramandatoci in frammenti sparsi da filosofi, scoliasti, critici, e commentatori nel corso dei secoli.
e le opinioni dei mortali in cui non esiste una versa persuasione (1,30)
Ma tuttavia anche questo imparerai come dell’apparenza (1,31)
si debba mettere alla prova l’essere, penetrando ogni cosa in ogni modo (1,32)
Guarda tuttavia come le cose tra loro distanti risultino vicine per l’opera dell’interiorità (4,1)
Infatti non scinderai (isolerai) l’essere dalla sua connessione (dall’essere contiguo, confinante) con l’essere (4,2)
Né disperdendolo in ogni sua parte secondo l’ordine del mondo (4,3)
Né concentrandolo in un solo oggetto (4,4)
Per me è continuo (5,1)
Da qualunque punto io cominci: perché là tornerò di nuovo. (5,2)